La Generazione Z (nati tra la metà degli anni ’90 e i primi 2010) sta emergendo come una forza trainante della sostenibilità. Cresciuta tra crisi climatiche, sociali ed economiche, questa generazione porta un’attenzione senza precedenti ai valori etici e ambientali nelle proprie scelte di consumo. Tale sensibilità sta già trasformando le dinamiche di mercato in molti settori. In particolare, il settore automotive e la comunicazione della responsabilità sociale d’impresa (CSR) devono evolvere per rispondere alle aspettative della Gen Z, con importanti implicazioni strategiche per i dirigenti.
La Gen Z come generazione sostenibile
La Gen Z è spesso chiamata la “generazione verde” per la forte enfasi sulle questioni ambientali. L’82% dei giovani Gen Z si dichiara preoccupato per il futuro del pianeta e il 76% intraprende azioni concrete per ridurre il proprio impatto. Di conseguenza, tre quarti di questi consumatori preferiscono prodotti sostenibili anche a scapito di marchi più noti. Questa attenzione alla sostenibilità ha un effetto traino sulle generazioni più anziane, incoraggiandole ad adottare abitudini d’acquisto più responsabili.
Inoltre, la Gen Z è la prima generazione di nativi digitali, abituata a condividere informazioni e a promuovere cause attraverso i social media. Movimenti globali per il clima – spesso guidati da attivisti Gen Z – dimostrano la capacità dei giovani di catalizzare l’opinione pubblica. Ne deriva una crescente pressione sulle aziende affinché dimostrino un impegno autentico nella sostenibilità, pena un’erosione della fiducia da parte di questo pubblico esigente.
Impatto sul settore automotive e sulle dinamiche di mercato
La sensibilità ambientale della Gen Z sta orientando il mercato automotive verso soluzioni più sostenibili. Molti giovani privilegiano veicoli e trasporti ecocompatibili: un sondaggio indica che il 41% dei Gen Z prevede di acquistare un veicolo elettrico per ridurre il proprio impatto. Al tempo stesso, diminuisce l’appeal dell’auto privata tradizionale: diversi giovani riducono l’uso dell’auto, preferendo mezzi pubblici, biciclette o alternative a basse emissioni per gli spostamenti quotidiani.
Cambia anche l’atteggiamento verso la manutenzione e il ciclo di vita dell’auto. L’80% dei consumatori tra 17 e 24 anni si dichiara favorevole all’utilizzo di ricambi auto usati o rigenerati (se garantiti), a fronte di appena il 58% nelle fasce d’età più mature. Ciò suggerisce che la Gen Z abbraccia modelli di economia circolare anche nell’automotive, considerandoli scelte sensate e persino alla moda, non semplici ripieghi.
Le case automobilistiche stanno reagendo a queste tendenze con investimenti nell’elettrico, nei servizi di mobilità condivisa e in processi produttivi a minore impatto (materiali riciclati, energia rinnovabile, ecc.). Ascoltando le preferenze della Gen Z, il settore può meglio conciliare crescita economica e responsabilità ambientale.
La Gen Z e la comunicazione della sostenibilità (CSR)
La risonanza dei valori della Gen Z si estende alla comunicazione aziendale e alla CSR. Questa generazione vuole fatti, non slogan: osserva con occhio critico l’autenticità degli impegni ambientali e sociali delle imprese. Uno studio intergenerazionale in Spagna ha rilevato che la Gen Z attribuisce più importanza di qualsiasi altra generazione all’etica, all’impatto sociale e alle pratiche sostenibili di un’azienda.
Allo stesso tempo, i Gen Z sono pronti a chiamare le aziende alle proprie responsabilità quando percepiscono discrepanze tra le promesse e la realtà. Il 40% ritiene che le imprese facciano ancora troppo poco per ridurre la propria impronta carbonica, mentre il 37% vorrebbe che una parte degli utili fosse destinata a cause ambientali. La fiducia diventa un fattore decisivo: il 67% dei giovani rimarrà fedele (e promuoverà) un brand di cui si fida, mentre il 60% smetterà di acquistarlo se sente tradita tale fiducia.
Il messaggio per i leader è chiaro: la sostenibilità va integrata e comunicata in modo trasparente e credibile, altrimenti si rischia di alienare la generazione di consumatori su cui si baserà il futuro del mercato.
Verso strategie aziendali più sostenibili e autentiche
Per le imprese – in particolare nell’automotive – l’ascesa della Gen Z come stakeholder chiave impone un rinnovamento delle strategie di sostenibilità e della comunicazione correlata. Integrare i principi ESG nel core business non è più solo conformità o immagine, ma un imperativo di mercato: i giovani premiano le aziende allineate ai loro valori e penalizzano quelle percepite come inautentiche sul fronte ambientale.
Coinvolgere questi consumatori in modo aperto ed empatico – ad esempio tramite dialogo sui social o iniziative di co-creazione – può rafforzare la fiducia reciproca e migliorare la reputazione del marchio, attraendo al contempo nuovi talenti sensibili a questi temi.
In definitiva, la Gen Z sta ridefinendo il concetto di valore: oltre a prezzo e qualità, oggi contano l’impatto ambientale e sociale di prodotti e aziende. Nel settore automotive ciò si traduce in una spinta verso innovazione responsabile (dall’auto elettrica alla mobilità circolare), mentre sul piano comunicativo richiede trasparenza e coerenza. I leader che anticipano queste aspettative potranno soddisfare un pubblico più attento ed esigente e posizionare la propria impresa come pioniera credibile di una nuova era sostenibile.
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Fonti
- Auto Recycling World – “Gen Z at the Wheel – A Sustainable Revolution in the Auto Industry”, 15 marzo 2024
autorecyclingworld.com - World Economic Forum – “Gen Z cares about sustainability more than anyone else – and is starting to make others feel the same” (Johnny Wood), 18 marzo 2022
firstinsight.com - Statista – “Generation Z and the automotive market – Statistics & facts”, 2023
statista.com - Universitat Oberta de Catalunya – Studio “Generation Z is the age group with the highest opinions of companies’ CSR”, 24 ottobre 2024
uoc.edu
Articolo scritto da Incrementa con la collaborazione di ChatGPT-4.